David Mitchell – I custodi di Slade House

i custodi di slade house recensione david mitchell copertina del libroI custodi di Slade House è lo spin-off di un altro romanzo di David Mitchell, Le ore invisibili . I libri di Mitchell fanno tutti parte di un macro-universo narrativo, ma questo è davvero strettamente legato alla mitologia di quel romanzo. Si può leggere anche senza il precedente? Nì. I suoi contenuti potevano tranquillamente essere inseriti in Le ore invisibili, ma vivono bene anche da soli. Può essere letto prima, dopo, durante oppure autonomamente; ma forse si apprezza di più quando si conosce già la materia.

Ciò detto, è una bella storia tra l’horror e l’urban fantasy. Ciascuno dei 5 capitoli ha una differente voce narrante ed è ambientato in un tempo diverso, riprendendo la struttura di Le ore invisibili. I primi due capitoli sono quelli che funzionano meglio, perché il senso di progressione attraverso la ripetizione è più netto: c’è più suspense, perché non conosciamo ancora tutte le regole del gioco – anche se iniziamo a intuirle –, c’è il set-up iniziale del capitolo 1 e le false piste del 2, in un bel clima gotico. Arrivati al terzo capitolo, si accusa la ripetitività dello schema, anche se poi Mitchell riesce a usare ogni situazione per avere un piccolo scarto in avanti della storia.

recensione slade house cover david mitchell

Ma il capitolo 3 si fa apprezzare ugualmente per la sua dimensione psichedelica, da horror lisergico. Il quarto, sempre replicando la struttura del romanzo da cui deriva, funge soprattutto da riepilogo mitologico. Proprio per questo, si sente una forzatura da parte dell’autore, che costringe i personaggi in una situazione che non ha alcun senso, se non quello di spiegare al lettore certe cose – per questa ragione, è il capitolo più debole, anche se la storia è avvincente. Il capitolo finale è quello che chiama in causa in modo più robusto i fatti di Le ore invisibili, ed è forse un po’ troppo sbrigativo, ma chiude coerentemente la narrazione.

Nonostante la cupezza generale, è un libro con un’atmosfera quasi da romanzo per ragazzi: i cliché fiabeschi sono usati alla perfezione; la struttura è semplice (e semplificata, rispetto al romanzo madre); la prosa è scorrevole. Lo intendo come un complimento, anche se alla fine Slade House è un episodio minore dell’universo narrativo di cui fa parte. Minore, ma godibile – e conciso, per quando si ha voglia di una lettura che si chiuda rapidamente.

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