Dan Wells – Io non sono un serial killer

IN BREVEBella l’idea, scritto male il libro. Didascalico fino all’ottusità, non fa appassionare al personaggio. La voce narrante del protagonista dice continuamente di aver paura di poter diventare un serial killer, di avere tante cose in comune con persone che hanno certi disturbi; eppure, non ci mostra quasi mai il perché sia così sicuro di questo. Non ci svela i pensieri più preoccupanti, non mette a fuoco la razionalità deviata (o meglio, lo fa, per brevi attimi altrettanto didascalici). Forse l’autore non può togliere il freno a mano perché in certi mercati esce come Young Adult. Come dicevo, però, bella l’idea, buone tantissime intuizioni. L’operazione funziona decisamente meglio nel film che ne è stato tratto, I Am Not a Serial Killer di Billy O’Brien (2016), che riprende con fedeltà molti degli aspetti centrati dal romanzo, ma riesce ad aggiungere una dimensione più perturbante e un protagonista più creepy. Consiglio di ripiegare direttamente sul film.

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