Megan Mayhew Bergman – Paradisi minori

recensione paradisi minori bergman nn editoreIN BREVE Paradisi minori è un’altra ottima raccolta di racconti proposta da NN Editore, che come sempre sceglie una bella copertina. In queste brevi storie, Megan Mayhew Bergman parla di donne che amano gli animali. Fotografa i suoi personaggi in un momento cruciale della loro vita, la cui importanza può non vedersi dall’esterno ma è fondamentale per la loro vita interiore e la loro identità. Gli animali che popolano questi racconti influenzano, guidano o accompagnano gli eventi che ridefiniscono i personaggi.

Sono storie con trame scarne opposte a backstory evidentemente ben studiate e suggerite in modo vivido in pochi passaggi. Ogni racconto deve cogliere solo quel momento storico, il presente immediato della protagonista. Bergman resiste alla tentazione di costruire narrazioni più esaustive, più vicine alla struttura dei film o degli episodi televisivi; come spesso accade con la forma racconto, questo può provocare un senso di insoddisfazione in chi legge; in questo caso la compensazione arriva attraverso una prosa capace di far vivere i mondi che Bergman immagina con rapide giustapposizioni di immagini, in grado di sintetizzare gli aspetti necessari: c’è solo quello che deve esserci, nulla è di troppo, nulla è fuori tema. Da manuale, quello che resta sulla pagina è solo la punta di un iceberg pensato nei minimi dettagli. Paradossalmente, l’unico difetto che si può riconoscere alla raccolta è di suonare quasi troppo perfetta; troppo, appunto, da manuale. Ma ce ne si fa una ragione, visto che il risultato è un buon libro.

recensione paradisi minori bergman nn editore copertina originalePer una strana coincidenza, tutti i libri che ho letto tradotti da Gioia Guerzoni mi sono sembrati scritti benissimo. Complimenti a lei per il suo lavoro di traduzione e anche per quello di scouting: nel caso di Paradisi minori è stata lei a proporre il libro a NN Editore, come spiega nella postfazione.

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